Viaggi bici in solitaria

Turbo, città di malfattori - giorno 668
Venerdi, 30 Novembre 2012

La mattina mi sveglio prestissimo per andare al molo a comprare il biglietto per Capurganà.

Tornato all'hotel il proprietario ha i 200 dollari che gli avevo chiesto ed io gli passo l'equivalente in moneta colombiana.
Sono 10 biglietti da 20 dollari, però 5 mi sembrano un po' strani. Al tatto non sembrano veri ed inoltre hanno la stampa diversa. Glielo faccio notare, ma il proprietario mi rassicura che sono veri, ma di una diversa serie e che non avrebbero corso il rischio di perderci la reputazione vendendomi dollari falsi.

Non sono molto convinto, ma ho bisogno dei soldi (non c'è altro modo, non ci sono bancomat che danno dollari o case di cambio) e fidandomi del fatto che era un hotel segnalato dalla Lonely Planet decido di prenderli.

Successivamente raggiungo il molo e mi metto in fila con tutto il mio equipaggiamento.
La signora che chiama i nomi dei passeggeri per imbarcarsi non fa il mio nome.
Dopo un po' inizio a preoccuparmi perchè la barca è quasi piena e nessuno mi ha ancora chiamato. Faccio dei cenni alla signora della lista, ma lei continua ad ignorarmi e non mi risponde (neanche mi guarda in faccia).

Dopo un tot tempo la barca parte e guarda caso la stronza mi risponde chiedendomi chi ero e dove andavo.
Le dico che dovevo andare a Capurganà e perchè non mi avevano chiamato per imbarcarmi.
Lei sostiene che ero stato chiamato tre volte ma che non avevo risposto.
Inizio ad incazzarmi e le rispondo che ero li da un'ora e che continuavo a chiamarla ma che lei non rispondeva. Lei ovviamente nega tutto ed in suo soccorso arrivano altri mafiosi del posto dicendomi che non ero presente.

Sono decisamente incazzato ed inizio ad insultarli, perchè oltre al danno la beffa no eh!
Non c'è modo di difendere i miei diritti. A quanto pare qui il cliente non viene difeso e la polizia portuale fa la gnorri.
Dopo molti battibecchi riesco a farmi inserire nella lista del giorno dopo, ma nessuno mi rimborserà i costi di questo giorno extra passato a Turbo.

Strada principale del porto in Turbo Antioquia
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Raggiungo Monteria e prendo un bus per Turbo - giorno 667
da Lorica a Monteria - Giovedi, 29 Novembre 2012
Distanza:
Orario:
Sulla bici:
62 km
08:08 - 13:22
3 h 36 m
Meteo:
Temperatura:
Velocità media:

30° min - 40° max.
17 km/h
Dislivello:
Altitudine max:
Terreno:
20 mt
27 mt
asfalto

Da Lorica percorro i 60km per Monteria, il capoluogo di provincia di Cordoba.
In questi giorni ho perso un po' la voglia di pedalare, forse anche dovuto al troppo tempo passato in Colombia e alla monotonia del paesaggio. Ho voglia di lasciare il paese velocemente e non mi sono rimasti molti giorni di permesso sul passaporto.
In Monteria decido quindi di guadagnare 2 giorni di viaggio prendendo un bus diretto per Turbo (dista 190km).

Giungo a Turbo alle 7 di sera e trovo alloggio in un modesto hotel raccomandato dalla Lonely Planet, l'hotel Florida.
Parlando con il proprietario ci mettiamo d'accordo per organizzare il viaggio a Capurganà in barca e per comprare 200 dollari che mi serviranno una volta attraversato la frontiera a Panamà.

Raggiunti anche i 21.000km Varietà di uccelli tra Lorica e Monteria (3) Varietà di uccelli tra Lorica e Monteria (2) Varietà di uccelli tra Lorica e Monteria Zona lagunare tra Lorica e Monteria nella provincia di Cordoba
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Tappa di trasferimento tra la provincia di Sucre e Cordoba - giorno 666
da Maria la Baja a Lorica - Mercoledi, 28 Novembre 2012
Distanza:
Orario:
Sulla bici:
127 km
06:54 - 18:47
8 h 56 m
Meteo:
Temperatura:
Velocità media:

30° min - 40° max.
14.1 km/h
Dislivello:
Altitudine max:
Terreno:
528 mt
99 mt
sterrato + asfalto

Tappa lunga e abbastanza monotona.
Il paesaggio è molto simile, campi irrigati ed alcune ciénegas dove si abbeverano i tipici uccelli della regione.
Passo per alcuni villaggi della provincia di Sucre (il cui capoluogo è Sincelejo) e poi entro nella provincia di Cordoba (capoluogo Monteria).

La sera raggiungo la città di Lorica.

Capanne accanto al fiume poco dopo Tolù Campi in direzione Tolù Strada sterrata in direzione Tolù
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Lascio Cartagena - giorno 665
da Cartagena a Maria La Baja - Martedi, 27 Novembre 2012
Distanza:
Orario:
Sulla bici:
77 km
08:10 - 16:55
5 h 45 m
Meteo:
Temperatura:
Velocità media:

30° min - 40° max.
13.3 km/h
Dislivello:
Altitudine max:
Terreno:
267 mt
197 mt
asfalto

E' giunto il momento di lasciare Cartagena, carico tutto e riparto in direzione sud.
Pochi chilometri dopo mi si rompe la catena...ormai aveva 7500km.

Ritorno indietro e cerco un negozio di biciclette per far mettere una nuova catena. Sistemato il tutto riprendo la strada e dopo pochi chilometri ho un altro problema, non mi va il cambio anteriore perchè si è rotta la molla interna!
Ritorno a Cartagena e questa volta è più dura sistemare l'inconveniente perchè molti meccanici non hanno il pezzo di ricambio o non hanno voglia di aprirlo per sostituire la molla.
Fortunatamente un signore riesce a farmi il lavoro (impiegando 1 ora e 1/2) e posso definitivamente lasciare la città.

La sera riesco a raggiungere la località chiamata Maria La Baja, non molto lontano dalla provincia di Sucre.

Lasciata Cartagena mi dirigo verso l'incrocio per Maria La Baja
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Isla de Tierrabomba e Fuerte de San Fernando de Bocachica - giorno 663
Domenica, 25 Novembre 2012

La mattina raggiungo il molo de La Bodeguita, dove partono le barche per la Isla de Tierrabomba e per le isole del Rosario.

Pago il biglietto e mi metto in fila per imbarcarmi. La disorganizzazione qui è incredibile, pare che nessuno sia responsabile diretto dell'assegnazione dei posti sulle barche ed alcuni addetti del molo litigano tra di loro per accaparrarsi i clienti.

Un signore mi si avvicina e mi fa segno di seguirlo. Non capisco se è un impiegato perchè non mostra nessuna tessera di riconoscimento. Mi dice di salire su una barca con altre persone, ma poco dopo inizia un dialogo acceso tra lui ed altri addetti, perchè questa barca andava alle isole del Rosario e non a Tierrabomba.
Inoltre intuisco che questa persona vuole farmi da guida, senza che io gli abbia chiesto niente. Lo mollo li e dopo diverse discussioni riesco a trovare una barca che va diretta a Tierrabomba.

Raggiunto il molo di questa grande isola, appena a sud di Bocagrande, anche questa volta vengo accolto dalla gente del posto, che iniziano a parlarmi e insistono per accompagnarmi alla visita del forte di San Fernando.
Gli dico fin da subito che non ho intenzione di dargli niente e che preferisco andare solo, ma loro continuano a blaterare che non lo fanno per soldi, ma che gli piace accogliere così i turisti per far conoscere la loro terra e bla bla.
Non c'è modo di mandarli via e allora proseguo sconsolato per il forte.

Il Fuerte San Fernando de Bocachica fu costruito nel 1753 ed assieme alla Batería de San José, appena a sud, restringeva l'accesso al canale di Bocachica.
La struttura è in uno stato ottimo e la sua forma circolare è abbastanza singolare tra i forti spagnoli.

Faccio un giro tra le mura e negli ambienti interni, ovviamente sempre accompagnato dall'indesiderato amico.
Per fargli capire che non gradisco la sua presenza, quando lui mi dice di seguirlo a destra io vado a sinistra e dopo un po', approfittando di una sua disattenzione, riesco a distaccarlo e a ritornare al molo d'imbarco.
Dopo circa mezz'ora, mentre sto aspettando una barca per tornare a Cartagena, me lo vedo giungere tutto seccato ed offeso perchè l'avevo lasciato da solo al forte e sarebbe stato giusto che gli avessi dato una mancia...no comment!

Strade del villaggio nei pressi del forte di San Fernando de Bocachica Una bella casetta del villaggio nei pressi del Forte di San Fernando de Bocachica Entrata al forte di San Fernando La spiaggia accanto al Forte di San Fernando de Bocachica Cinta muraria del Forte di San Fernando de Bocachica Forte di San Fernando de Bocachica (2) Forte di San Fernando de Bocachica Mura del Forte di San Fernando de Bocachica Cortile interno del Forte di San Fernando de Bocachica Vista del fossato interno da una grata del Forte di San Fernando de Bocachica Una cappella nel Forte di San Fernando de Bocachica Corridoi interni del Forte di San Fernando de Bocachica
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