Il Nicaragua, il cui nome deriva da quello di un antico capo tribù, da sempre ricordato per la sua saggezza e carisma, è un paese che ha conosciuto la tragedia di diverse guerre intestine, dalla guerra d'indipendenza dalla Spagna nel 1821, alla brutalità dell'occupazione americana di inizio XX secolo, fino alla guerra civile tra sandinisti e contras.
Al giorno d'oggi, tuttavia, il Nicaragua è diventato uno dei paesi più sicuri delle Americhe, ricco di attrattive, dalle città coloniali circondate da vulcani alle centinaia di isolette tropicali del Lago di Nicaragua, fino alle spiagge di sabbia lambite dal Pacifico.
Entrando nel paese da Peñas Blancas 
, raggiungerò la cittadina di Rivas 
con il suo bel Museo de Antropología, per poi imbarcarmi verso la stupenda Isla de Ometepe 
nel Lago de Nicaragua.
Quest'isola abitata da 35.000 persone è meravigliosa, due picchi vulcanici (di cui uno sempre attivo) spuntano dalla nebbiosa distesa blu del Cocibolca, il "mare dolce" (così viene chiamato il lago) e formano una specie di clessidra di spiagge e giungle divise al centro da un istmo.
Altro gruppo meraviglioso di isole è l'Archipiélago de Solentiname 
, che non sembrano appartenere a questo mondo. La bellezza di queste antiche isole vulcaniche, incastonate nelle acque cristalline e pure del Lago de Nicaragua - una luminosità straordinaria, che amplifica ogni tramonto - è stata catturata in vividi colori nelle opere della sua famosa comunità di artisti.
Raggiunta successivamente la costa nella cittadina di San Carlos, seguirò il fiume Rio San Juan per la cittadina, covo di pirati per cinque secoli, di El Castillo 
ed infine a San Juan del Norte (Greytown) 
.
Ritornato a Rivas mi dirigerò verso la località più fotografata del Nicaragua, Granada 
.
Soprannominata la "Grande Sultana", in onore alla sua omonima in terra di Spagna, Granada fu fondata nel 1524 ed è la città più antica del Nuovo Mondo, piena di graziosi edifici in adobe ed eleganti portici immersa in vividi colori tropicali, sovrastata dall'alto Volcán Mombacho ed accanto allo scintillante Lago de Nicaragua.
Ad ovest di Granada, Masaya e Nindirì 
, sorgono sull'orlo di quello che forse è il cratere più grande delle Americhe, El Ventarrón, sul cui bordo si trovano anche la bella Laguna de Masaya ed il fumante vulcano Masaya
nel Parque Nacional Volcán Masaya.
A sud e ad ovest invece sorgono i Pueblos Blancos 
, le "città bianche", un pittoresco insieme di siti indigeni e città spagnole, ciascuno famoso per qualche caratteristica particolare, come il loro ricchissimo patrimonio di miti e leggende.
Entrato nella provincia del Carazo raggiungerò le spiagge della costa pacifica, nelle località di La Boquita e Casares 
e successivamente ritornerò verso l'interno per visitare la capitale del Nicaragua, Managua 
.
Questa città è una distesa urbana poco interessante, tuttavia è molto amata dai suoi 1,4 milioni di abitanti, per via della sua animata vita notturna, i suoi eccellenti ristoranti e l'incredibile panorama che si estende dall'antico lago vulcanico fino al Volcán Momotombo.
Nei dintorni di Managua, le lagune di Xiloá e Apoyeque 
sono delizioni laghi vulcanici, che si prestano bene al windsurf e ad immersioni subacquee e dove si possono ammirare piccoli alligatori che si crogiolano al sole.
Costeggiando il Lago de Managua raggiungerò le rovine di León Viejo 
, il luogo dove fu fondato il nucleo
originario della città di León dai colonizzatori spagnoli e che nel 1610 fu sepolta da un'eruzione vulcanica del Volcán Momotombo 
, quasi come una Pompei.
Ufficialmente conosciuta come "Santiago de León de los Caballeros", León 
, la prima capitale del paese fu fondata da Francisco de Fernández de Córdoba il 15 giugno 1524, appena 2 mesi dopo della rivale Granada.
León vanta ciò che molti visitatori delusi cercano nella capitale: un centro culturare con straordinarie chiese, fiorenti università, favolose collezioni d'arte e siti storici.
Spostandomi verso ovest, Chinandega 
è considerata la città più calda del Nicaragua, ha le chiese più colorate del paese e sorge nelle vicinanze del bellissimo e più alto vulcano del paese, il Volcán San Cristóbal (1745 m) 
.
Deviando verso l'interno dopo circa 200km raggiungerò la città di Matagalpa 
, capoluogo dell'omonima provincia. Questa città brulicante di gente e di attività è il centro nevralgico dell'industria nicaraguense del caffè ed inoltre è la base ideale per visitare le riserve naturali e le barriere di montagne che la circondano.
La strada che da Matagalpa porta a Jinotega 
è spettacolare e non da meno questa cittadina chiamata la Città delle Nebbie per via della bruma che avvolge tutti i giorni le sue via acciottolate offuscando le linee dei palazzi.
La città di Estelí 
in passato è stata una delle roccaforti del sostegno ai sandinisti, mentre al giorno d'oggi è conosciuta per essere vicina a due splendide riserve naturali di foresta nebulare, la Reserva Natural Miraflor e la Reserva Natural Cerro Tisey-Estanzuela.
Più a nord il Cañon de Somoto 
è un magnifico complesso di massicce vette di granito emerse dal fondo del mare 75 milioni di anni fa da cui sgorga il Rio Coco, il fiume più grande del Centro America.
Avvicinandomi al confine, la cittadina di Ocotal 
, un tempo conosciuta come la Sultana del Norte, trova forse una migliore definizione nel soprannome odierno di Città dei Pini, dovuto ai numerosi pini ocote che la circondano. Ocotal tuttavia è famosa per il fatto di essere stata liberata nel 1927 dal famoso piccolo esercito pazzo di Sandino, pioniere della guerriglia nella giungla.
Prima di lasciare il paese devierò ad est per i 65km di strada asfaltata che conducono alla magnifica città montana, un tempo isolata e difficile da raggiungere, di Jalapa 
.
Dalla cittadina di frontiera di Las Manos 
lascierò il Nicaragua per entrare in Honduras.
