Viaggi bici in solitaria

Paese Republica de Bolivia
Percorso Dagli altipiani a 5000mt del sud ovest fino a La Paz ed il lago Titicaca
Periodo Poco meno di 2 mesi tra Giugno e Agosto 2011
Introduzione

La Bolivia è considerata il Tibet delle Americhe, il territorio più alto e isolato di tutte le repubbliche latino-americane. La maggioranza della popolazione è di origine indigena (lo stesso presidente Evo Morales) e conserva ancora le usanze ed i valori della cultura tradizionale. La Bolivia è uno dei paesi più poveri dell'America Latina, ma è anche un paese ricco di paesaggi mozzafiato, di colorite culture indigene e di resti di misteriose antiche civiltà pre-ispaniche.
Raggiunto il confine boliviano dal Cile a 4500 mt e con il profilo del vulcano Licancabur (5960 mt) sempre presente ad ovest , raggiungerò la Laguna Verde , un incantevole lago verde e azzurro a 4400 mt. L'incredibile colorazione verde è dovuta all'alta concentrazione di piombo, zolfo, arsenico e carbonato di calcio. Questo miscuglio di minerali permette al lago di non ghiacciarsi nemmeno quando le temperature precipitano sotto i -20°c. La zona è sempre battuta da venti incessanti che creano una spuma brillante bianca e verde.
Proseguendo a nord passerò per il Desierto de Dalí , un deserto di alta quota che prende il nome del pittore Salvador Dalí, per i paesaggi che ricordano i suoi quadri surreali.
Giunti a questo punto dovrò decidere che direzione prendere. Proseguire a nord est per raggiungere la città di Tupiza e successivamente Uyuni , oppure virare a

nord ovest e raggiungere direttamente Uyuni, passando per alcune lagune e zone di geyser.
Il primo percorso è il più battuto e sicuro e mi permetterà di visitare i Geyser del Sol de Mañana a 4870 mt , zona piena di polle di fango gorgogliante, fumarole infernali e l'odore nausabondo dei vapori e successivamente la Laguna Colorada , lago di color rosso fuoco a 4278 mt, che ha una estensione di 60 kmq, ma una profondità di soli 80 cm!!. L'intensa colorazione rossa è dovuta alle alghe e al placton che abbondano nell'acqua ricca di minerali e le rive sono orlate da scintillanti depositi bianchi di sodio, magnesio, borace e gesso. E' anche zona di riproduzione di 3 specie di fenicotteri di origine sudamericana.
Il secondo percorso è invece il meno battuto e le piste sono difficili da vedere e non di rado ci si perde, ma è anche il percorso che probabilmente sceglierò!
Proseguendo dunque a nord ovest e passando per alcune piccole lagune, raggiungerò il villaggio di Quetena Chica, che sarà la base di partenza per la scalata al vulcano spento Uturuncu .
Questo vulcano (6008 mt) è l'unico che possiede una strada facilmente transitabile, costruita per raggiungere le miniere di rame (o di zolfo) a 5900 mt.
Successivamente alla scalata, ritornato al villaggio di Quetena Chica, proseguirò a

nord ovest, passando per villaggi sperduti come San Antonio de Lipez e San Pablo de Lipez, punti fondamentali per rifornirsi di viveri ed acqua fino alla città di Tupiza .
Incastonata in una campagna spettacolare, adagiata nella Valle del Rio Tupiza, è circondata da un aspro panorama: strane rocce erose color dell'arcobaleno, tagliate da tortuose quebradas (gole, solitamente asciutte) di ghiaia, e le pendici punteggiate di cactus.
Dopo un paio di giorni di riposo e di esplorazione dei dintorni, procederò a nord est in direzione Uyuni .
Città fondata nel 1889 come base militare, si trova al confine sud orientale del Salar de Uyuni a 3669 mt, e la sua fonte principale di occupazione è il turismo e le miniere di sale. Appena fuori i confini della città si trova il Cementerio de trenes, una distesa di locomotive a vapore e vagoni storici abbandonati.
Partito da Uyuni attraverserò il Salar de Uyuni, questa immensa distesa salina, la più grande del mondo, è uno dei paesaggi più suggestivi ed affascinanti del mondo. Quando la superficie è asciutta (nella stagione secca), il Salar è una distesa abbagliante di sagome esagonali che si perdono all'orizzonte, mentre quando c'è un po' di acqua (nella stagione delle piogge), la superficie riflette perfettamente

le nuvole ed il cielo blu dell'Altipiano, dando l'impressione che l'orizzonte sia scomparso.
All'incirca al centro del Salar si trova la Isla Incahuasi , un avamposto collinare coperta di Cactus Trichoreus, che stride con il bianco mare di mattonelle esagonali di sale che la circonda.
Proseguendo sempre a nord ovest e tenendo come punto di riferimento il vulcano Tunupa a nord (5432 mt) , uscirò dal Salar per raggiungerne un altro meno noto: il Salar de Coipasa .
Seguendo un percorso ad est raggiungerò il Santuario de Quillacas , con la sua bella e particolare chiesa e successivamente la città di Challapata , conosciuta solo per il contrabbando di automobili dal Cile.
A circa 150 km ad est di Challapata raggiungerò l'importante città di Potosí , fondata nel 1545 dai conquistadores spagnoli che cercavano la El Dorado, la leggendaria città d'oro, ma che invece trovarono il Cerro Rico, una ricca collina piena d'argento.
Grazie all'argento la città divenne la più grande e ricca delle Americhe, fino al suo esaurimento che la fece piombare nella povertà e nel declino. La città attuale è ricca di chiese grandiose e di una architettura coloniale ancora intatta.

Proseguendo verso nord entrerò nella provincia di Chuiquisaca, raggiungerò la città di Sucre .
Città fiera ed elegante, è la più bella di tutta la Bolivia ed il cuore simbolico della nazione. Fu qui che venne proclamata l'indipendenza e nonostante sia La Paz la capitale politica, è a Sucre che si riunisce la Corte Suprema. Città ordinata, con begli edifici intonacati di bianco, graziosi patii ed una ricca testimonianza del suo passato coloniale, è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'UNESCO nel 1991.
200 km a nord, nella provincia di Cochabamba si trova la città di Aiquile , uno dei principali centri di produzione degli Charangos: tradizionali strumenti boliviani.
Poco ad ovest avrò modo di visitare il Parque Nacional Torotoro , uno dei parchi più spettacolari della Bolivia. Questo parco è un vero gioiello geologico su grande scala. Depositi di argilla, pietra calcarea e arenaria, fossili marini e orme di dinosauri si sono preservati nell'aspro e inospitale paesaggio collinare.
Poco più a nord di Aiquile si trova la città di Totora , un incantevole villaggio coloniale, costruito intorno a una piazza centrale da cartolina con porticati e begli edifici.
142 km ad ovest di Totora raggiungerò la città di Cochabamba , capoluogo

dell'ominima provincia. Trafficata e caotica, Cochabamba (560.000 abitanti a 2558mt slm) è una delle città più attive e vivaci della Bolivia e ha una caratteristica vitalità quasi mediterranea, dovuta al suo clima mite. A nord della città si trova il Parque Nacional Tunari , che ospita la sommità selvaggia del Cerro Tunari (5053 mt), la montagna più alta della Bolivia centrale.
Superata Cochabamba in direzione ovest raggiungerò la città di Oruro , capoluogo dell'omonima provincia. Questà città mineraria, la più grande dell'Altipiano meridionale, è la più boliviana delle nove province della Bolivia, con più del 90% della popolazione che discende dai nativi. E' famosa in tutto il Sud America per il suo Carnevale, ricco di fastosi costumi e di elaborate tradizioni.
Proseguendo a nord raggiungerò infine la capitale della Bolivia: La Paz . Inebriante sotto molti aspetti, La Paz si trova incastonata ai fianchi di un Canyon a 3660mt, con sullo sfondo il Monte Illimani, la cima più alta della Bolivia (6402 mt).
Dopo 3-4 giorni da turista per visitare la Capitale, devierò dal mio percorso principale per provare l'ebrezza di scendere per il Camino a los Yungas, più noto come il Camino de la Muerte . Questo percorso di 64km collega La Paz a Coroico nella regione dello Yungas. E' leggendario per la pericolosità estrema del suo tracciato e per il numero enorme di morti annuo (209 incidenti e 96 morti l'anno), questo dovuto al

fatto che si tratta di un antico tracciato degli Incas, non asfaltato, che passa dai 3660mt di La Paz ai 1525 mt di Coroico, con dirupi oltre i 1000mt, senza protezioni e che dovrebbe ospitare una sola carreggiata al posto di due a doppio senso!
Tornato sui miei passi, da La Paz raggiungerò il Lago Titicaca e le sue antiche isole. Situato a ben 3820mt, lungo 320km e largo 97 è il secondo bacino d'acqua dolce del Sud America ed è diviso tra Bolivia e Perù. Antiche tribù native di Aymara, vivono ancora negli antichi villaggi che ricoprono le piccolissime isolette sul lago.
Dalle acque placide del lago passerò sul lato peruviano terminando il mio viaggio in Bolivia!

prosegue